diario di un’invalida leggermente arrabbiata.
Di Fiamma Satta per La Gazzetta dello Sport 18 11 2014
Scommetto che non sapete cos’è la gelosia. Io l’ho scoperto solo giovedì scorso: è la grata metallica a lame oblique posta davanti alle finestre di una cella carceraria che impedisce a chi sta dentro di guardar fuori e a chi sta fuori di guardar dentro. Però a chi sta dentro oltre alla visuale toglie anche la luce, nonostante l’ordinamento penitenziario non consenta schermature al passaggio diretto di luce e aria naturali nelle celle. Dunque, giovedì ero a Regina Coeli per la 4a edizione delPremio Letterario Goliarda Sapienza Racconti dal carcere rivolto ai detenuti, curato da Antonella Ferrera e con Dacia Maraini madrina. Ero lì come tutor di “Mike” alias Mohammed Ben Mohammed uno dei finalisti che è di nazionalità tunisina, ha scontato la sua pena e ha scritto davvero un bel racconto al quale darò spazio nel blog. Carlo Verdone ed Erri De Luca erano i tutor dei due vincitori, “Gabriel” fra i minori e Salvatore Saitto fra gli adulti. Durante la premiazione mi hanno colpito molto le parole di Saitto riferite proprio alle gelosie:“La luce è un dono di Dio, non toglietelo alla 3a sezione”. A proposito di luce, mandiamo robot trapanatori su una cometa lontana anni luce e non riusciamo a inventare una schermatura di sicurezza che non la tolga ai detenuti? Scherziamo?